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Frazioni

Montecalvo

Montecalvo, una delle tre frazioni di Borghetto d Arroscia alla destra dello scorrere del fiume Arroscia, storia antica di un paese che,come del resto gran parte della Liguria, il terreno coltivato si è dovuto strappare alla montagna costruendo muretti a secco per ricavarne fasce.
In origine il paese venne chiamato Montecarbo, forse si deve la nascita del borgo ad una famiglia di carbonari che sulla collina si erano insediati ricavando,appunto,carbone dai molti boschi presenti e con svariate qualità di legname, querce, castagni ed altri
Da qui l etimologia del nome "mons - carbo - is" monte del carbone. Per quanto riguarda gli anni di inizio della storia non abbiamo notizie certe, come sconosciuto o almeno non rinvenuto negli archivi esistenti, il nome della famiglia o del gruppo fondatore del paese. 
Però, come  in ogni comunità, ben presto, si manifesta la necessità di un luogo di culto. Si legge nel " Vago Giardinello " (libro di memorie parrocchiali, conservato presso l archivio della Curia diocesana di Albenga) : " in origine il fortunato gregge di Montecalvo era sotto la Chiesa madre di Santa Maddalena in Vessalico.

La popolazione doveva pagare alla suddetta Chiesa £20 In moneta antica il giorno di San Michele in segno di sudditanza".
Dal 1450 (ed è questa una delle prime date certe che troviamo) viene eretta una piccola Chiesa, dedicata a San Giovanni Battista e con decreto vescovile del 1537 Montecalvo diventa Parrocchia con nomina di un proprio Rettore, staccandosi così dalla Parrocchia di Vessalico. 
Da allora in poi la popolazione di Montecalvo, nel frattempo aumentata, dedica grandi sforzi , con il susseguirsi di vari Rettori devoti alla causa cristiana, per far sì che la piccola Chiesa diventi il "gioiello d arte" che oggi possiamo ammirare. 
Alcune date vale la pena ricordare.
La domenica 9 settembre del 1900, con grande festa, è benedetta la prima statua sacra che ebbe Montecalvo, rappresentante la nascita di San Giovanni Battista, acquistata ad Albisola dall' artista Rebagliati, con offerte di tutti i parrocchiani.
Da lì un crescendo di opere compiute dai montecalvesi con eccellente guida di Pastori lungimiranti e coinvolti, hanno fatto sì che fossero acquistati i lampadari maggiori (trafugati e poi sostituiti negli anni settanta), il campanone (319 kg, recentemente messo in sicurezza e riportato alla sua funzione), la statua di Sant' Antonio da Padova, la statua della Madonna del Rosario.
Risale al 1925 la costruzione del bellissimo Coro ligneo che tuttora, pur portando i segni del tempo, si può ammirare in tutto il suo splendore. In seguito viene offerta la statua del Sacro Cuore e a seguire altre  e molteplici donazioni in denari ed appezzamenti di terreno che, nel corso degli anni, forniranno reddito e sostegno per la Parrocchia assieme ai notevoli e costanti sforzi di tutti i parrocchiani sempre guidati da "grandi" Servi di Dio e delle Anime. Uno per tutti e che fa parte della storia più recente e conosciuta, che ha seguito il solco tracciato nei secoli dai suoi predecessori é stato don Luigi Rembado, nominato parroco il 12 ottobre 1941.
È l uomo dell' azione che sa restare impavido davanti alle difficoltà più impensate e le supera col sorriso perenne sulle labbra, con una tenacia che è di pochi e con l entusiasmo del "giovane parroco" che coinvolge tutti e crea l unione di una vera comunità cristiana. Il suo sogno è quello di dare alla Sua prima Parrocchia una Chiesa gioiello, elevare le Anime ad una nuova spiritualità e dare un nuovo soffio di civiltà a Persone e cose che Dio gli ha affidato.
In quegli anni viene ristrutturato il tetto danneggiato, rifatta la pavimentazione e sostituite con il marmo le vecchie balaustre in terracotta per arrivare alla più grande delle opere: i restauri murari con decorazioni e pitture.
Il 25 marzo del 1946 il pittore Silvio Novaro (di Diano Castello) coadiuvato dalla giovane figlia Maddalena che da sola eseguì l'imponente cornicione della cupola.


Il lavoro durò circa un anno, i diciannove magnifici quadri, uniti alle opere ornamentali e pittoriche decorative costituiscono un vero capolavoro, che oggi possiamo ammirare e conservare nel ricordo dei sacrifici fatti dai nostri avi.
Purtroppo, ben presto don Luigi Rembado viene trasferito ad altra Parrocchia, ma come molto spesso Lui ha ricordato: "il mio cuore non ha mai dimenticato Montecalvo"  Non solo non lo ha mai dimenticato, ma ha dimostrato la partecipazione con i fatti, con la Sua presenza alla festa Patronale, con i doni per la Chiesa (denaro, messali ecc) e con la vicinanza agli amici di Montecalvo sia nei momenti felici, matrimoni battesimi, ma anche e soprattutto nei lutti e nelle  disgrazie familiari che negli anni si sono verificate.

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Borghetto d'Arroscia è un comune situato nella provincia di Imperia, in Liguria.

 

 

 

 

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