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Gavenola

È caratterizzata dalla maestosa chiesa di San Colombano la più grande della valle Arroscia dopo quella di Pieve di Teco

È stata ultimata così come la vediamo ora nel 1842. Prima evidentemente la chiesa era molto più piccola. È stata ampliata grazie al benefattore Francesco Vannenes, originario di Gavenola.

Al suo interno i preziosi abitini delle milizie celesti del ‘600, La statua del Cristo morto del Maragliano, fatti arrivare direttamente da Genova dal Vannenes

E le statue imponenti della passione di Cristo raffiguranti anche la Flagellazione con Giudici e Guardie

Ogni 5 anni si festeggia la passione di Cristo con una solenne processione. Sia le statue della passione di Cristo che il Cristo morto sono del secolo XVII

Di seguito per meglio capire di cosa si tratta e dell’importanza riportiamo una dichiarazione fatta dal Dott. Franco Boggero (Soprintendenza al Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico della Liguria) autore del libro: Gavenola e il Signor Vannenes: un episodio del 700 della Valle Arroscia.

“Gli abitini, indossati da una serie di bambini che impersonano la schiera angelica di San Michele, scortano ogni cinque anni il Cristo deposto nella processione del Venerdì Santo. Nonostante l’attuale connotazione “celeste” – la croce sul cimiero, le ali – gli abitini hanno un convincente termine di riferimento nei costumi teatrali delle feste seicentesche di corte, non di rado disegnati proprio in funzione di giovanissime comparse.Gli abitini, di primo Settecento, in velluto nero con ricami a riporto in argento, simulano piccole armaturemorbide in velluto con riporti in filo d’argento, costituiscono da tempo la maggiore gloria di Gavénola, una borgata di Borghetto d’Arroscia. Donati nell’Ottocento da un importante benefattore, il mitico signor Wannenes, sono di provenienza incerta ma si ispirano senza dubbio ai costumi utilizzati in epoca barocca per i balletti di corte.Me li aveva mostrati il parroco nel 1981, quando iniziavo appena a percorrere la mia zona operativa come funzionario della Soprintendenza (ma allora si usava ancora dire“ispettore”).Farli indossare ai ragazzini in occasione della tradizionale processione del Venerdì Santo sarà sempre più difficile; un po’ per la penuria stessa di ragazzini, ma soprattutto per via della loro grande fragilità.E non meno problematica sarà la creazione di una piccola sede espositiva che, all’interno del vicino oratorio, potrebbe conservarli in tutta sicurezza.

Si tratta dell’abbigliamento di un particolarissimo drappello simboleggiante giovani angeli; le ali (forse realizzate in un secondo momento) sottolineano il carattere celeste della schiera. Dal 1779, ancora oggi la cassa del Cristo Deposto sfila custodita da queste particolari Milizie Celesti; una tradizione che si perpetua con la grande festa annuale di fine stagione estiva al santuario dei santi Cosma e Damiano e con la suggestiva processione quinquennale del Venerdì Santo…

…I costumi di Gavenola costituiscono attualmente un esempio eccezionale di conservazione di un patrimonio artistico, dall’alta valenza storica e culturale, prezioso pur nella sua semplicità, tanto più in questo contesto: testimonianza di un nobile passato e tenace perpetuarsi della tradizione.

Ammirare queste vesti è come compiere un viaggio a ritroso nel tempo, in un’epoca che ha rappresentato il momento storico più florido della coltura dell’olivo in valle: una società in equilibrio dal punto di vista sia economico che sociale, caratterizzata da un grande interesse per le suggestive manifestazioni collettive che si svolgevano attorno alle chiese ed ai Santuari.

A Gavenola possiamo trovare anche il Monumento ai caduti delle due grandi guerre

Costruito all’incirca verso il 1950 vicino alla chiesa ma poi successivamente spostato nel centro del paese nell’attuale piazza IV novembre. Dedicato ai Gavenolesi caduti per la patria.

Sul colle dei Santi Cosma e Damiano sopra Gavenola a 1069 mt(uno dei punti più alti dell’intero territorio comunale) È stato eretto un monumento agli alpini caduti. Nel 2017 il gruppo ANA di Borghetto d’Arroscia ha eretto questo monumento per i fratelli alpini

Sopra la stele in pietra c’è un cappello da alpino in pietra interamente fatto a mano da un artigiano locale.

Su questo colle sorge il santuario dei SS. Cosma e Damiano meta di molti fedeli nel mese di settembre e luogo dove si svolgono (durante tutto il periodo estivo) varie feste religiose, campestri a cura de: Associazione Culturale pro Santuario Dei Ss. Cosma e Damiano Gavenola 

Informazioni

Borghetto d'Arroscia è un comune situato nella provincia di Imperia, in Liguria.

 

 

 

 

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